INDICE
Titolo I
- Il bilancio di previsione
Articolo 1 - Struttura del bilancio di Ateneo
e tabelle allegate (allegati A, C, D, E)
Articolo 2 - Bilancio pluriennale di Ateneo
(allegato B)
Articolo 3 - Bilancio dei Centri di spesa di
tipo A (allegati A-bis, E-bis)
Articolo
4 - Istituzione nuovi
capitoli
Titolo II
- Le entrate
Articolo 5 - Reversali di incasso
Articolo 6 - Vigilanza sulla riscossione delle
entrate
Titolo
III - Le spese
Articolo 7 - Fasi della spesa ed assunzione di
impegni
Articolo 8 - Registrazione degli impegni di
spesa
Articolo 9 - Liquidazione della spesa
Articolo
10 - Ordinazione della spesa
Articolo 11 - Documentazione dei mandati di
pagamento
Articolo
12 - Modalità di estinzione dei mandati di pagamento
Articolo
13 - Mandati di pagamento inestinti alla fine dell'esercizio
Articolo
14 - Fondo economale per piccole spese
Titolo IV
- Scritture contabili
Articolo
15 - Sistema di scritture
Articolo
16 - Scritture contabili
Titolo V
- Conto consuntivo
Articolo
17 - Conto consuntivo (allegati F, G, H, I, J)
Articolo
18 - Rendiconto finanziario di Ateneo
Articolo
19 - Riaccertamento dei residui
Articolo
20 - Rendiconto finanziario dei Centri di Spesa di tipo A
(allegato K)
Articolo
21 - Situazione patrimoniale (allegato I)
Articolo
22 - Conto economico di Ateneo (allegato J)
Titolo
I
Struttura del bilancio di Ateneo e tabelle allegate
1.
L’Ateneo adotta lo schema di bilancio di previsione annuale di
cui all’allegato A, ponendo a confronto gli stanziamenti proposti con quelli
dell’esercizio precedente definiti al momento della redazione del documento.
2. Il
bilancio di previsione comprende un quadro riassuntivo, redatto in conformità
all'allegato C, nel quale sono indicate le entrate e le spese per titoli e
categorie.
3. La
tabella dimostrativa dell'avanzo o disavanzo di amministrazione
presunto, nonché quella dimostrativa della disponibilità o deficit di cassa presunto,
(relative al Bilancio preventivo di Ateneo,) sono redatte rispettivamente in
conformità agli allegati D ed E.
Articolo 2
Bilancio pluriennale di Ateneo
1. Il
bilancio pluriennale si riferisce ad un arco di tempo
non inferiore al triennio ed è elaborato in conformità degli indirizzi
programmatici fissati dal Senato accademico.
2. È
compilato in termini di competenza ed in conformità dell’allegato B.
3 Le
previsioni in esso esposte sono classificate in titoli
e categorie e non comportano autorizzazione a riscuotere entrate ed eseguire
spese.
4. Gli
stanziamenti del primo anno debbono coincidere con
quelli del bilancio annuale corrispondente.
5. Il
progetto, redatto dall’Ufficio competente su indicazione del Rettore, è
approvato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il
Senato accademico, contestualmente al bilancio annuale.
Articolo
3
Bilancio
dei Centri di spesa di tipo A
1. I
Centri di spesa di tipo A formulano il proprio
bilancio finanziario in termini di cassa e l’unità elementare è rappresentata
dal capitolo.
2.
L’esercizio finanziario ha la durata di un anno e coincide con l’anno solare.
3. La
gestione finanziaria è unica e non sono ammesse gestioni fuori bilancio.
4. Il
bilancio è predisposto dal Direttore del Centro di spesa, coadiuvato dal
Segretario amministrativo, deve essere approvato dal Consiglio del Centro ed è
trasmesso all’Amministrazione centrale per essere allegato al bilancio di Ateneo.
5. Esso
è compilato in conformità dell’allegato A-bis ed è corredato di una tabella
dimostrativa della situazione di cassa presunta al 31
dicembre dell’esercizio in corso, redatta in conformità dell’allegato E-bis.
Istituzione di nuovi capitoli
1. Nel corso dell'esercizio, qualora non sia possibile
provvedere diversamente, è consentita, eccezionalmente e unicamente nel
rispetto delle procedure di cui ai commi successivi, l'istituzione di nuovi
capitoli.
2. Per
l’Amministrazione centrale l'istituzione di nuovi
capitoli è approvata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore
Amministrativo.
3.Per i Centri di spesa di tipo “A”
l'istituzione di nuovi capitoli è approvata dal Consiglio del Centro
interessato su proposta del Direttore del Centro.
Reversali d'incasso
1. Le
reversali d'incasso, numerate in ordine progressivo per ciascun anno
finanziario, sono firmate dal Direttore amministrativo e dal responsabile della
Ragioneria per l’Amministrazione centrale e dal Direttore del Centro e
dal Segretario amministrativo per i Centri di spesa di tipo “A”,
secondo le rispettive competenze o dalle persone dagli stessi
delegate, o che legittimamente li sostituiscano.
2. Le
reversali contengono le seguenti indicazioni:
- 2.1. struttura emittente;
- 2.2. esercizio finanziario;
- 2.3. titolo, categoria e capitolo di bilancio movimentati;
- 2.4.
nome e cognome o denominazione dei debitore o
erogatore;
- 2.5. causale della riscossione;
- 2.6. importo in cifre e in lettere;
- 2.7.
data di emissione;
- 2.8. numero del conto bancario della struttura.
3. Le
reversali che si riferiscono ad entrate del
Bilancio di Ateneo
dell'esercizio in corso sono tenute distinte da quelle relative agli esercizi
precedenti da contraddistinguersi con l'indicazione "residui".
4. Le
reversali sono cronologicamente registrate nell'apposito
giornale di cassa e nei partitari di entrata prima dell'invio all'istituto
cassiere.
5. Le
reversali d'incasso non riscosse entro la chiusura dell'esercizio vengono restituite dall'istituto cassiere alla struttura
emittente per l'annullamento e la riemissione nell’esercizio successivo.
6. Le
reversali d'incasso e la relativa documentazione devono
essere conservate per non meno di dieci anni. Annualmente una commissione,
nominata con provvedimento del Direttore Amministrativo, procede allo scarto
degli atti di archivio.
7. Nel
rispetto della normativa vigente potrà adottarsi, in sostituzione all'attuale
sistema, l'emissione di reversali con firma elettronica.
Articolo 6
Vigilanza sulla riscossione delle
entrate
1. I
responsabili preposti ai vari servizi, cui compete l'accertamento di
un'entrata, sono tenuti a curare che l'accertamento e
la riscossione trovino puntuale ed integrale riscontro nella gestione.
2. Il
Direttore amministrativo vigila, nei limiti delle sue attribuzioni e sotto la sua personale responsabilità, affinché l’accertamento, la
riscossione ed il versamento delle entrate avvengano prontamente ed
integralmente.
3. Per i
Centri di spesa di tipo “A” dette funzioni sono svolte dai rispettivi Direttori.
Fasi della spesa ed assunzione di impegni
1. La
gestione delle spese segue le fasi dell'impegno, della liquidazione
dell'ordinazione e del pagamento.
2. Gli
impegni sul bilancio di Ateneo sono assunti dai
Dirigenti per le spese di loro competenza, dal Direttore amministrativo negli
altri casi, compresi gli impegni per le spese attinenti ai Centri di tipo “B”,
o dalle persone da essi delegate o che legittimamente li sostituiscono;
3. Per i
centri di spesa di tipo “A”, il Direttore del Centro, o la persona da esso delegata o che legittimamente lo sostituisce, provvede
all’ordinazione di quanto occorre al funzionamento del Centro stesso e dispone
il pagamento delle relative fatture nell’osservanza delle norme che regolano
l’amministrazione e la contabilità dei bilanci di sola cassa.
4.
Formano impegno sugli stanziamenti dell'esercizio le somme dovute ai creditori,
in base alla legge, a contratto, o ad altro titolo giuridicamente valido.
5. Gli
impegni non possono in nessun caso superare l'ammontare degli stanziamenti dei
singoli capitoli di bilancio.
6. Gli
impegni si riferiscono all'esercizio finanziario in corso; fanno eccezione
quelli relativi:
- 6.1. a
spese in conto capitale ripartite in più esercizi, per le quali l'impegno può
estendersi a più anni; i pagamenti debbono comunque
essere contenuti nei limiti dei fondi assegnati per ogni esercizio;
- 6.2. a
spese per l'estinzione di mutui;
- 6.3. a
spese correnti per le quali sia indispensabile, allo scopo di assicurare la
continuità dei servizio, assumere impegni a carico
dell'esercizio successivo;
- 6.4. a
spese per affitti ed altre continuative e ricorrenti per le quali l'impegno può estendersi a più esercizi, quando ne venga riconosciuta
la necessità o la convenienza e, comunque, per un periodo non superiore a nove
anni.
7.
Chiuso con il 31 dicembre l'esercizio finanziario, nessun impegno può essere
assunto a carico dell'esercizio scaduto.
8. La
differenza che risulti tra la somma stanziata nei
rispettivi capitoli di spesa o la somma impegnata, costituisce economia di
spesa.
9. Le
spese impegnate e non pagate entro la chiusura dell’esercizio costituiscono i
residui passivi, i quali sono compresi tra le passività del conto patrimoniale.
Articolo 8
Registrazione degli impegni di
spesa
1. Tutti
gli atti comportanti oneri a carico del bilancio di Ateneo
devono essere inoltrati, unitamente ai provvedimenti che autorizzano la spesa,
all’ufficio di ragioneria che provvede alla registrazione dell'impegno della
spesa, previa verifica della regolarità formale della relativa documentazione e
dell'esatta imputazione al capitolo di pertinenza nel limite della
disponibilità del bilancio di previsione.
2. Gli
atti non ammessi alla registrazione di impegno sono
restituiti a quello di provenienza con le osservazioni dell’ufficio di
ragioneria.
Articolo 9
Liquidazione della spesa
l. La
liquidazione della spesa, consistente nella determinazione dell'esatto importo
dovuto e nell'individuazione del soggetto creditore, è effettuata dal
competente ufficio amministrativo per l’Amministrazione centrale e dai
rispettivi Segretari amministrativi per Centri di spesa, previo accertamento
dell'esistenza dell'impegno e verifica della regolarità della fornitura dei
beni, opere e servizi, nonché sulla base dei titoli e dei documenti
giustificativi comprovanti il diritto dei creditori.
Ordinazione della spesa
1. Il
pagamento delle spese è ordinato, entro i limiti delle previsioni di cassa,
mediante l'emissione di mandati di pagamento numerati in ordine progressivo e
contrassegnati da evidenze meccanografiche del capitolo, tratti sull'istituto
di credito incaricato del servizio di cassa.
2. I
mandati di pagamento sono firmati:
- per
l’Amministrazione centrale, dai Dirigenti per le spese di loro competenza, dal
Direttore amministrativo negli altri casi, nonché dal
responsabile della Ragioneria, o dalle persone da essi delegate o che
legittimamente li sostituiscono;
- per i
centri di spesa di tipo “A”, dal Direttore del Centro e dal Segretario Amministrativo o dalle persone da essi delegate o che legittimamente li sostituiscono;
- per i
centri di spesa di tipo “B” dal Direttore amministrativo e dal responsabile
della Ragioneria, o dalle persone da essi delegate o
che legittimamente li sostituiscono.
- 3. I
mandati contengono le seguenti indicazioni:
- 3.1. struttura emittente;
- 3.2. numero progressivo per esercizio finanziario;
- 3.3. titolo, categoria e capitolo di bilancio movimentati;
- 3.4.
nome e cognome o denominazione dei creditore;
- 3.5.
causale dei pagamento;
- 3.6. importo in cifre e in lettere;
- 3.7.
modalità di pagamento dei titolo;
- 3.8.
codifica relativa al bene o servizio acquistato;
- 3.9.
data di emissione;
- 3.10.
numero dei conto bancario della struttura.
4.
Possono essere emessi mandati
collettivi per i pagamenti da farsi per lo stesso titolo
distintamente a favore di diversi creditori e mandati cumulativi per i
pagamenti da farsi a diverso titolo allo stesso creditore.
5. I
mandati di pagamento emessi sul bilancio di Ateneo,
che si riferiscono a spese dell'esercizio in corso debbono essere distinti da
quelli relativi a spese di esercizi precedenti da contraddistinguersi con
l'indicazione "residui"
6. Nel
rispetto della normativa vigente potrà adottarsi, in sostituzione all'attuale
sistema, l'emissione di mandati con firma elettronica.
7. Nei
casi previsti dalle disposizioni di legge, i pagamenti possono essere effettuati mediante trasferimenti di fondi (giro-fondi)
dalle proprie contabilità speciali o conti correnti agli analoghi conti
intestati agli enti destinatari dei pagamenti.
Articolo 11
Documentazione dei mandati di
pagamento
1. Ogni
mandato di pagamento è corredato, a seconda dei casi,
da documenti comprovanti la regolarità dell' esecuzione dei lavori, delle
forniture e dei servizi, dai verbali di collaudo o di regolare esecuzione dei
lavori, ove necessari, dai buoni di carico quando si tratti di beni
inventariabili, ovvero da documento di trasporto per materiali da assumersi in
carico nei registri di magazzino, dalla copia degli atti d'impegno o
dell'annotazione degli estremi di essi, dalle note di liquidazione e da ogni
altro documento che giustifichi la spesa.
2. Al
mandato estinto è allegata la documentazione della spesa e, se questa non è
pagata in un’unica soluzione, la documentazione è allegata al primo mandato,
cui si fa riferimento nei successivi.
3. I
documenti di cui ai comma 1 e 2 del presente articolo debbono
essere conservati per dieci anni. Annualmente una commissione, nominata con
provvedimento del Direttore Amministrativo, procede allo scarto degli atti di archivio.
Articolo 12
Modalità di estinzione
dei mandati di pagamento
1. Su richiesta scritta del creditore valida fino a revoca, o
comunque con il suo assenso e con espressa annotazione sui titoli, i mandati di
pagamento sono estinti, di norma, con spese a carico del creditore, mediante:
- 1.1.
accreditamento in conto corrente postale a favore del creditore, nonché mediante vaglia postale o telegrafico; in tal caso
deve essere allegata al titolo la ricevuta del versamento rilasciata
dall’ufficio postale;
- 1.2.
emissione di assegno circolare non trasferibile all'ordine
del creditore, da spedire a cura dell’istituto cassiere all’indirizzo dei
medesimo;
- 1.3. accreditamento in conto corrente bancario, intestato al
creditore.
2.
Le dichiarazioni di accreditamento o di commutazione,
che sostituiscono la quietanza del creditore, debbono risultare sul mandato di
pagamento da annotazione recante gli estremi relativi alle operazioni e il
timbro dell’istituto cassiere.
3. Nel caso in cui non sia possibile provvedere al pagamento
dei mandati secondo le modalità di cui al precedente comma, il pagamento potrà
avvenire allo sportello dell’Istituto cassiere.
4. I
pagamenti possono essere effettuati anche mediante
carte di credito ed altri strumenti di natura informatica, quali la viacard o
similari, secondo le modalità definite in apposita deliberazione del Consiglio
di Amministrazione .
5.
L’Università può concordare con l’istituto cassiere modalità di pagamento delle
spettanze retributive del personale idonee ad
estinguere in tempi definiti i relativi mandati.
Articolo 13
Mandati di pagamento inestinti
alla fine dell’esercizio
1. I
mandati di pagamento emessi sul bilancio di Ateneo non
pagati entro il termine dell’esercizio sono restituiti dall’istituto cassiere,
entro il mese successivo, all’Università per il loro annullamento e per la
riemissione in conto residui.
2. I
mandati di pagamento emessi dai Centri di spesa di
tipo “A” non pagati alla chiusura dell’esercizio saranno restituiti
dall’Istituto cassiere, entro il 31 gennaio, all'ente emittente per il loro
annullamento e riemissione nell’esercizio successivo.
3. I
mandati di pagamento collettivi rimasti parzialmente inestinti alla data del 31
dicembre devono essere ridotti dell'importo pagato e riemessi per le quote non
pagate.
4. In alternativa a quanto stabilito nei precedenti commi, i
mandati di pagamento individuali e quelli collettivi rimasti interamente o
parzialmente inestinti alla data dei 31 dicembre possono essere commutati
d’ufficio, secondo modalità stabilite in accordo con l’istituto cassiere, in
assegni circolari non trasferibili all’ordine dei creditori da spedire a cura
dell’istituto cassiere stesso all’indirizzo dei creditori, con spese a carico
di questi ultimi.
Articolo 14
Fondo economale per piccole spese
1.
All'inizio di ciascun anno finanziario, l'Economo dell'Università può essere
dotato di un fondo, d'importo non superiore a 15.000 euro, per provvedere,
previa autorizzazione del Direttore amministrativo, all’effettuazione di
piccole spese. Per lo stesso fine i Segretari
amministrativi dei Centri di spesa di tipo "A" possono essere dotati,
all’inizio di ciascun esercizio, di un fondo di importo non superiore a 5.000
euro da utilizzare, previa autorizzazione del Direttore del Centro.
2. Con
il fondo economale si può provvedere al pagamento delle minute spese ciascuna
delle quali di importo non superiore, IVA esclusa, a
2000 euro per l'Amministrazione centrale ed a 250 euro per i Centri di spesa.
Possono essere considerate minute spese di economato
pagabili pronta cassa senza i limiti di spesa sopraindicati, con imputazione ai
pertinenti capitoli di bilancio, quelle di seguito indicate:
a)
canoni per acqua, energia elettrica e gas-metano, comprese le spese di allacciamento;
b)
canoni telefonici, radiofonici e televisivi, comprese le spese di allacciamento;
c) spese
postali e telegrafiche, comprese le spese per trasmissioni via telex, telefax, nonché per accessi a reti telematiche;
d) spese
per piccole riparazioni e manutenzioni di mobili e locali;
e)
spese di locomozione, noleggio automezzi, trasporto merci e corrispondenza
tramite corrieri;
f) spese
per abbonamenti ed acquisti di quotidiani, pubblicazioni periodiche e simili, nonché quelle per la pubblicazione dei bandi di gara e dei
necrologi;
g) spese
per l’acquisizione di generi di monopolio di Stato, carte e valori bollati o comunque di generi soggetti a prezzi imposti o amministrati;
h)spese
per imballaggi, facchinaggi e magazzinaggi;
i)
tasse, imposte, spese contrattuali e diritti erariali, regionali e comunali,
comprese le operazioni di sdoganamento di beni importati;
j) tasse
automobilistiche, pedaggi autostradali, premi di assicurazione
per R.C. auto, acquisto di carburanti e lubrificanti;
l)
acquisti in danno delle ditte fornitrici inadempienti;
m)
anticipazioni di spese di missione del personale;
n) spese
di rappresentanza;
o)
spese effettuate tramite carta di credito o strumenti di pagamento similari;
p)
pagamenti previsti in tale forma da atti amministrativi esecutivi.
3.
L’Economo è autorizzato a prelevare e detenere in custodia massimo 3.000 euro,
mentre per i Segretari amministrativi dei Centri di spesa l’autorizzazione è
limitata a 1000 euro.
4.
L’ordinazione delle spese è disposta con buoni redatti in conformità ai modelli
in uso presso l’Amministrazione centrale e devono essere regolarmente
quietanzati dal creditore ricevente.Per le spese derivanti da contratti di adesione, nonché per le spese effettuate a mezzo posta,
la ricevuta di pagamento costituisce buono di ordinazione e quietanza.
5. Ogni
operazione di pagamento effettuata con i fondi della cassa economale deve
essere registrata progressivamente in apposito
registro – giornale, numerato e vidimato su ogni pagina dal Direttore
amministrativo, con l’indicazione della data, della causale della spesa, del
percettore della somma e di eventuali altri dati di riferimento. Il registro –
giornale può essere tenuto anche su supporto informatizzato, ma dovrà essere
stampato e conservato in occasione dei reintegri di cassa e, comunque,
in occasione delle verifiche.
6. Per
piccole spese che singolarmente non eccedono euro 100, l'Economo ed i Segretari
dei Centri di spesa sono
esentati dall’ obbligo di documentazione. La prova dell’avvenuto pagamento, ove
non sia altrimenti acquisibile, potrà essere costituita da apposita
dichiarazione della persona che ha effettuato materialmente la spesa,
controfirmata dal Direttore amministrativo o dal Direttore del Centro autonomo
di spesa. Dette spese non possono eccedere euro 300 al
mese.
7. Non è
consentito il frazionamento di una stessa spesa eccedente
euro 100.
8. Gli
importi ed i limiti di spesa sopra indicati nel presente articolo possono
essere modificati con delibera del Consiglio di Amministrazione.
Articolo 15
Sistema di scritture
1. Le
scritture finanziarie relative alla gestione del bilancio di Ateneo
devono consentire di rilevare per ciascun capitolo, sia per la competenza, sia
per i residui, la situazione degli accertamenti di entrata e degli impegni di
spesa a fronte dei relativi stanziamenti, nonché la situazione delle somme
riscosse e pagate e di quelle rimaste da riscuotere e da pagare.
2. Le
scritture patrimoniali debbono consentire la
dimostrazione a valore dei patrimonio all'inizio dell'esercizio finanziario, le
variazioni intervenute nel corso dell'anno per effetto della gestione dei
bilancio o per altre cause, nonché la consistenza dei patrimonio alla chiusura
dell'esercizio.
Articolo 16
Scritture contabili
l. I
Centri di spesa di tipo “A” tengono le seguenti scritture:
- 1.1.
un partitario delle entrate, contenente per ciascun capitolo, in termini di
cassa, lo stanziamento o la consistenza iniziali e le variazioni intervenute
nel corso dell' esercizio, nonché le somme riscosse
e quelle rimaste da riscuotere.
- 1.2.
un partitario delle spese, contenente per ciascun capitolo, in termini di cassa, lo stanziamento o la
consistenza iniziali e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio, nonché le somme pagate e quelle rimaste da pagare.
- 1.3. un giornale cronologico sia per le reversali che per i mandati
emessi.
- 1.4. i
registri degli inventari.
2. I
Centri di spesa di tipo B tengono un prospetto dimostrativo dell'andamento
della gestione dei fondi assegnati, con indicazione per singoli capitoli, in
termini di competenza o residui, della consistenza iniziale delle assegnazioni
e delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio, nonché,
distintamente per esercizio di provenienza, delle somme utilizzate.
3. I
mandati e le reversali sono cronologicamente registrati nei relativi partitari
delle entrate e delle spese prima dell'invio all'istituto cassiere.
4. I
fogli delle scritture indicate ai punti 3 e 4 del precedente comma 1 debbono essere numerati e vidimati per registro dal Direttore
Amministrativo o da un suo delegato.
6. Le
predette scritture debbono essere conservate per dieci
anni.
Articolo 17
Conto consuntivo
1. Il
rendiconto finanziario di Ateneo, la situazione
amministrativa, quella di cassa, la situazione patrimoniale ed il conto
economico sono redatti rispettivamente in conformità agli allegati F, G, H, I,
J.
2. Il
conto consuntivo consolidato, sia nell'aspetto finanziario che in quello
patrimoniale, è il documento che riconduce ad unità la gestione universitaria
nel suo complesso.
3. I
Centri di spesa di tipo A redigono i documenti di cui al comma 1 in conformità
ai suddetti allegati.
4. Per i
Centri di spesa di tipo B l'Ufficio di bilancio redige
un documento riepilogativo in termini finanziari, amministrativi, di cassa,
patrimoniali ed economici, in conformità agli allegati di cui al comma l. Tale
documento è approvato dal Consiglio di Amministrazione secondo le modalità
previste per il Conto consuntivo di Ateneo.
Articolo 18
Rendiconto finanziario di Ateneo
1. Il
Rendiconto finanziario di Ateneo e il documento
riepilogativo dei Centri di spesa di tipo B, di cui all’Allegato F, comprendono
i risultati della gestione dei bilancio per l'entrata e per la spesa
distintamente per titoli, categorie e capitoli, separatamente per competenza e
per residui, nonché congiuntamente per cassa.
2. In
particolare per la competenza debbono risultare:
- 2.1. le previsioni iniziali, le variazioni apportate durante l'anno
finanziario e le previsioni definitive;
- 2.2.
le somme accertate o impegnate;
- 2.3.
le somme riscosse o pagate;
- 2.4.
le somme rimaste da riscuotere o da pagare.
3. Per i
residui sono indicati:
- 3. l. l'ammontare all'inizio dell'anno finanziario;
- 3.2.
le variazioni in più o in meno per effetto di riaccertamento;
- 3.3.
le somme riscosse o pagate in conto residui;
- 3.4.
le somme rimaste da riscuotere o da pagare.
4. Per
la cassa sono indicati:
- 4.1. le previsioni iniziali, le variazioni apportate durante l'anno
finanziario e le previsioni definitive;
- 4.2.
il totale delle somme riscosse o pagate in conto
competenza e residui.
Articolo
19
Riaccertamento dei residui
1.
Annualmente l’Ateneo, sulla base di appositi elenchi
nominativi, compila la situazione dei residui attivi e passivi provenienti
dagli esercizi anteriori a quello di competenza, distintamente per esercizio di
provenienza e per capitolo.
2. Detta
situazione indica la consistenza al 1° gennaio dell’esercizio di riferimento,
le somme riscosse o pagate nell’anno di gestione, quelle eliminate
perché non più realizzabili o non più dovute, nonché quelle rimaste da
riscuotere o da pagare.
3. I
residui attivi possono essere ridotti o eliminati soltanto dopo che siano stati esperiti tutti gli atti per ottenere la riscossione.
4. Le
variazioni dei residui attivi e passivi deve formare
oggetto di apposita deliberazione del Consiglio di amministrazione, previo
parere del Collegio dei revisori.
5. La
situazione di cui al primo comma e la deliberazione di cui al quarto comma del
presente articolo sono allegate al conto consunti
Articolo 20
Rendiconto finanziario dei Centri
di spesa di tipo “A” (Allegato K)
1. Il
rendiconto finanziario dei Centri di spesa di tipo “A”, di cui all’allegato K,
comprende i risultati della gestione dei bilancio per
l'entrata e per la spesa in termini di cassa distintamente per titoli,
categorie e capitoli.
2. In
particolare debbono risultare le previsioni iniziali,
le variazioni apportate durante l'anno finanziario, le previsioni definitive,
le somme riscosse e il totale delle somme pagate.
Situazione patrimoniale (Allegato
I)
1. La
situazione patrimoniale, di cui all’allegato I, rispettivamente
per l'Ateneo, per i Centri di spesa di tipo A e per i Centri di spesa di tipo B,
indica la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi all'inizio e
alla chiusura dell'esercizio.
2. Essa
pone altresì in evidenza le variazioni intervenute nelle singole poste attive e
passive e l'incremento o la diminuzione dei patrimonio netto per effetto della
gestione o per altre cause.
3. Sono
vietate compensazioni tra partite dell'attivo e dei passivo.
Articolo 22
Conto economico di
Ateneo (Allegato J)
1. Il
conto economico, di cui all'allegato J, rispettivamente per l'Ateneo e per i Centri
di spesa di tipo B espone, fino a che non venga
introdotta la contabilità economico-patrimoniale, le rendite e le spese della
gestione di competenza, le variazioni intervenute nell'ammontare dei residui
attivi e di quelli passivi, nonché le modificazioni sulla consistenza degli
altri elementi patrimoniali.
2. Sono
vietate compensazioni fra le componenti attive e
passive del conto economico.