I centri agricoli
Dopo Vandali e Goti ecco
affacciarsi i Longobardi, il cui re Liutprando (712-744), era deciso a conquistare
l'ltalia per liberarla dal potere di Bisanzio. Nella sua avanzata il re longobardo fu
fermato a Sutri, a circa 50 chilometri da Roma, dal Papa Gregorio II (715-731) il quale lo
convinse a ritirarsi ed a donare alla Chiesa ("agli apostoli Pietro e Paolo") il
castello di Sutri. Ciò accadeva nel 728 e da tale anno gli storici fanno nascere il
potere temporale della Chiesa e quindi l'inizio dello Stato Pontificio.
Liutprando ripetè nel 742 l'impresa, ma anche questa volta fu fermato.
II Papa Zaccaria (741-752) ebbe in dono altri castelli.
Zaccaria e Adriano I
(772-795) fondarono così un sistema di centri agricoli difesi da una locale milizia,
distribuiti ad una distanza media di dieci miglia dalla città, che costituirono una
specie di cintura protettiva intorno ad essa. Insomma, una sorta di grande raccordo
anulare intorno a Roma, che ricalca a grandi linee l'attuale tracciato autostradale, con
le torri di difesa poco dentro o poco fuori di esso.
Questi insediamenti, che erano dotati di chiese, mulini e granai, presero il nome di
"domuscultae". Intorno ad esse gravitava una rete di poderi contadini. Gli
abitanti venivano chiamati "familiares Sancti Petri" e costituivano
occasionalmente l'esercito del papa che non ne aveva uno proprio all'interno di Roma.
Le guerre civili e la lotta per le investiture provocarono la decadenza delle
"domuscultae" per cui nel decimo secolo erano ridotte a "curtes",
ovvero a fondi rustici cintati.